La scrittura creativa come strumento di formazione delle soft skills: quando le parole allenano la mente

Pubblicato: 22 Ottobre 2025

PERSONE

Oggi, nelle organizzazioni si parla sempre di più di soft skills, quelle competenze trasversali che rendono le persone capaci di comunicare meglio, di lavorare in gruppo, di gestire il cambiamento e di affrontare le sfide con intelligenza emotiva.In molte aziende, tuttavia, la formazione su queste abilità resta confinata a workshop teorici o a brevi laboratori pratici. Eppure, esiste uno strumento potente e profondamente trasformativo che può rendere queste esperienze in qualcosa di duraturo: la scrittura creativa.

Che cos’è la scrittura creativa, dal punto di vista psicologico

In psicologia, la scrittura creativa non è solo l’arte di inventare o scrivere storie. È un processo cognitivo ed emotivo complesso, che permette di esplorare pensieri, emozioni e prospettive in modo simbolico. Secondo il modello di James Pennebaker, psicologo sociale e professore emerito di psicologia presso l'Università del Texas, la scrittura espressiva, una forma affine alla scrittura creativa, aiuta le persone a rielaborare esperienze, ridurre lo stress e migliorare la consapevolezza di sé. Scrivere una storia, anche immaginaria, diventa quindi un modo per dare senso a ciò che viviamo, per osservare i nostri schemi mentali e per sviluppare nuove connessioni tra idee. Dal punto di vista neuroscientifico, questo tipo di scrittura stimola aree cerebrali legate alla memoria autobiografica, all’empatia e al pensiero divergente, cioè alla capacità di trovare soluzioni originali ai problemi. In altre parole, scrivere non è solo un atto linguistico: è un vero e proprio allenamento mentale.

Perché la scrittura creativa sviluppa le soft skills

In ambito aziendale, questi meccanismi psicologici diventano strumenti preziosi per allenare competenze trasversali. Scrivere, ad esempio, migliora la comunicazione: obbliga a scegliere parole chiare, a strutturare pensieri in modo logico, adattando il tono al lettore. Ma c’è di più: quando creiamo un racconto, impariamo anche a metterci nei panni degli altri, dei nostri personaggi, ma metaforicamente anche dei colleghi, dei clienti, dei nostri interlocutori. Alcune ricerche condotte nell’ambito del progetto europeo Creative Soft Skills di Erasmus+ hanno mostrato come le pratiche creative, tra cui la scrittura narrativa, favoriscano l’emergere di competenze come l’adattabilità, la collaborazione e la gestione delle emozioni. Analogamente, studi del British Council hanno evidenziato che anche brevi periodi di scrittura riflessiva, circa 20 minuti al giorno per 3-4 giorni, producono miglioramenti significativi nel grado di benessere psicologico, nella concentrazione e nella motivazione. Altri esperimenti condotti in contesti educativi, hanno dimostrato che lo storytelling collaborativo, ovvero scrivere storie insieme in piccoli gruppi rafforza la capacità di negoziare significati, di accogliere punti di vista diversi e di costruire narrazioni condivise. Tutte abilità che ritroviamo nei team aziendali più efficaci.

Dalle storie alle persone: la scrittura come laboratorio di intelligenza emotiva

Quando si porta la scrittura creativa in azienda, non si chiede ai partecipanti di improvvisarsi scrittori, ma di usare la narrazione per conoscersi e connettersi. Scrivere una breve storia sul “giorno in cui tutto è andato storto” o sul “cliente ideale” può rivelare molto sul modo in cui affrontiamo gli errori, sulle nostre priorità o sulla nostra visione del lavoro. La parola scritta, infatti, crea uno spazio di riflessione che spesso manca nelle routine aziendali, dove la comunicazione è veloce, frammentata e orientata all’efficienza. Nelle sessioni di formazione, la scrittura creativa diventa un momento di rallentamento e di ascolto, dove ciascuno può mettere in ordine le proprie idee e riconnettersi con la parte più autentica del proprio ruolo professionale. Condividere poi i testi in gruppo genera empatia, vicinanza e fiducia: ingredienti fondamentali per il clima organizzativo.

Un investimento culturale, non solo formativo

Integrare la scrittura creativa nei percorsi di formazione aziendale significa credere in una cultura che valorizza la riflessione, l’autenticità e la comunicazione consapevole. È un approccio che trasforma la formazione in un’esperienza di crescita personale e collettiva: meno lezioni frontali e più narrazioni condivise, più immaginazione e meno automatismi. In fondo, imparare a scrivere meglio non serve solo per produrre testi più efficaci, ma per pensare e sentire meglio. E in un mondo del lavoro che cambia ogni giorno, questa è forse la più grande soft skill di tutte.

a cura di Natalia Mina, Team Leader HRed Lombardia e Triveneto