SYNERGIE HRED E LA VIA NEGATIVA: Migliorare attraverso la sottrazione

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Synergie HRed, la Divisione dedicata ai servizi di consulenza e sviluppo organizzativo, mira a liberare il potenziale delle persone e a svilupparlo in spazi di co-creazione, per trasformarlo in valore condiviso.

L’incertezza e il caos che stiamo vivendo non sono solo una fonte di pericoli da cui doversi difendere per sopravvivere. Persone, organizzazioni, leader che sviluppano nuove competenze per diventare antifragili mettono in campo nuove forze di reazione che consentono loro di rispondere in maniera proattiva e di uscirne rafforzati.

L'antifragilità è la capacità che hanno sistemi complessi, organizzazioni e persone di modificarsi ed evolversi quando sono esposte alla volatilità, alla complessità, ai fattori di stress e all’incertezza.

Diventare antifragili significa essere capaci di prosperare leggendo le sfide e le difficoltà come opportunità per migliorare la propria vita e il business.

Quando si parla dell'antifragilità, durante i miei workshop, uno dei concetti che colpisce di più è la Via Negativa: imparare a migliorare attraverso la sottrazione. Allenare l'antifragilità vuol dire valutare, anche, ciò che è possibile rimuovere. Siamo abituati a pensare che aggiungere sia la via giusta per migliorare e per sanare una situazione, una relazione, un contesto.

Fare. Il "non fare" è generalmente sottovalutato. Invece il "non fare" è un'azione attiva e ha effetti collaterali come il fare. Servono chiarezza, coraggio, intelligenza emotiva e organizzativa per Non Fare.

Le persone che allenano l'antifragilità nel livello base imparano cosa e come eliminare. Il Non Fare intelligente.

Nel livello avanzato si impara inoltre a individuare ed eliminare attività che producono sì effetti positivi, ma sottraggono risorse a iniziative che potrebbero generare benefici maggiori.


La Via Negativa in azione

La maggior parte delle persone ha difficoltà a immaginare una giornata ideale al lavoro.

Per alcune persone potrebbe sembrare una perdita di tempo. A loro chiedo di ricordare la frase de Il Piccolo Principe: “È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante”.

Per tutti è importante sapere che la necessità di riflettere sulle nostre giornate al lavoro può essere legata a più obiettivi:

  • Migliorare l’employee experience per incrementare la retention, le performance e il clima aziendale;
  • Costruire consapevolmente una cultura organizzativa basata sul purpose e sui valori che guidano i comportamenti e le performance;
  • Migliorare la comunicazione interna in azienda tramite la narrazione collettiva.

Considerato che post pandemia le persone hanno difficoltà a immaginare una giornata ideale al lavoro, la “Via Negativa in azione” ci permette di adottare l'approccio opposto.

Ecco un veloce esercizio da svolgere con il proprio team per sperimentare questa strategia:

1. Chiedere a ognuno di elencare su dei post-it tutto ciò che non vorrebbero nella loro giornata lavorativa perché renderebbero la vita aziendale terribile. Può trattarsi di abitudini e comportamenti non funzionali, di processi e colli di bottiglia, di applicazioni ecc.

2. Riflettere sugli elementi emersi. La riflessione può essere una clusterizzazione (che raggruppa osservazioni che condividono valori simili su abitudini, strumenti e processi che rendono le giornate del vostro team un incubo) o una prioritizzazione (che raggruppa gli elementi con maggior impatto negativo sull’organizzazione come sistema).

 3. Porre una domanda potente: quali tra gli elementi “da incubo” emersi sui post-it sono già presenti nella vostra azienda e rendono le giornate al lavoro terribili? In questa fase è essenziale mantenere un atteggiamento non giudicante, mantenendo il focus sul problema da risolvere e non sulla caccia al colpevole.

4. Scegliere tra tutti il peggior “sabotatore” della giornata ideale al lavoro e iniziate a costruire un piano d’azione per eliminare l’abitudine/comportamento/strumento che, alla luce del workshop, è diventato chiaro per tutti che non è più funzionale. Scegliere semplici azioni che possono produrre l’impatto desiderato. Scegliere come misurare il successo.

E' stupefacente l'impatto positivo che queste azioni hanno sul benessere delle persone, sulla motivazione intrinseca di ognuno e sulla loro capacità di agire il cambiamento da protagonisti.

Ecco una poesia che esprime molto bene il concetto di “Via Negativa”:

"Arriva un tempo in cui dopo una vita passata ad aggiungere, inizi a togliere.

Togli i cibi che ti fanno male.

Togli i vestiti che ti vanno troppo stretti o troppo larghi.

Togli le cianfrusaglie dimenticate nei cassetti

insieme alla convinzione antica di non andare mai bene.

Togli il cuore dai posti dove non c’è più amore,

togli il tempo passato a inseguire le persone.

Togli lo sguardo da chi ti ha ferito,

Togli potere al passato, togli le colpe dai tuoi racconti e lo sguardo da chi ti parla dietro.

Togli le erbacce intorno ai tuoi sogni,

i compromessi che ti sporcano le scelte,

i sì concessi per adattamento.

La vera ricchezza non è aggiungere,

ma togliere."

(Manuela Toto - da "Sotto le scale")

a cura di Daniela Chiru, HR Consultant di Synergie HRed