Non trovi lavoro? Prova ad uscire dalla zona di comfort

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Abbiamo tutti sentito parlare almeno una volta di “comfort zone” e sicuramente di fronte ad uno stato di insoddisfazione sperimentato, qualcuno ci avrà consigliato di provare ad uscire da quello spazio sicuro e protettivo in cui siamo immersi.

 

Si, perché la comfort zone non è altro che il nostro luogo tranquillo all’interno del quale viviamo una condizione di benessere... un benessere che però è illusorio!

Chi non vorrebbe muoversi in un contesto dove gli stati di ansia, il pericolo o il rischio sono ridotti al minimo? Probabilmente tutti o la maggior parte di noi.

Ma non sempre quel benessere è reale, a volte si tratta di una semplice condizione mentale che ci impedisce di sperimentare, di osare. Rimaniamo perciò in una situazione stabile dove il nostro livello di prestazione rimane costante e probabilmente anche la nostra motivazione, portandoci col tempo ad essere compiacenti con il nostro rendimento.

E allora perché è necessario rinunciare ad una condizione di benessere?

Il nostro cervello agisce per scorciatoie e un modo molto intelligente e pratico di alleviare stress ed ansia è agire all'interno di un’area sicura, che però crea dei confini invisibili, una sorta di barriera mentale oltre la quale non ci si avventura per paura delle novità o di fallire.

Sembrerebbe quasi un paradosso abbandonare un ambiente conosciuto in favore di uno sconosciuto. Ma se ci pensiamo, come in ogni cosa, una volta raggiunta una condizione in cui l’essere umano non ha più possibilità di apprendimento, sperimenta una condizione di noia, di appiattimento. Ci si ritrova così a non essere motivati e soddisfatti abbastanza perché gli stimoli che ci arrivano sono sempre prevedibili e non ci consentono di metterci alla prova in situazioni nuove.

Per apprendere, migliorare, raggiungere nuovi obiettivi dobbiamo spingerci fuori dai nostri abituali confini e imparare a fronteggiare le difficoltà che ne conseguono.

Ma cosa significa uscire dalla comfort zone?

Uscire dalla zona di comfort rappresenta il primo passo per intraprendere un percorso di crescita. Questo non vuol dire cambiare drasticamente o in modo assoluto tutto ciò che ci circonda o tutto ciò che abbiamo costruito finora, ma significa offrire a sé stessi nuove opportunità.

Significa anche assumersi dei piccoli rischi, accettabili e gestibili. Il successo che deriva dall’ottenimento di un risultato alimenterà la sicurezza e l’autostima e questo ci consentirà di affrontare il cambiamento con curiosità e non con la paura del fallimento.

Per favorire la crescita personale l’obiettivo è di espandere gradualmente la zona di comfort

per non rimanere imprigionati dalla bolla rassicurante che sta intorno a noi. Diventa quasi un processo ciclico, ciò che ci rendeva agitati ed ansiosi ieri, oggi potrebbe essere diventato qualcosa di facile ed abitudinario, in quanto abbiamo imparato a svolgerlo con sicurezza e con ottime prestazioni. A questo punto siamo quindi pronti a concentrarci su qualcosa di nuovo che ci permette di andare ancora una volta oltre la nostra nuova zona di comfort. In quest’ottica espandere la propria comfort zone significa farci rientrare più cose, in modo da acquisire piano piano la sicurezza facendo ciò che prima credevamo (erroneamente) di non poter fare.

Quando è utile farlo?

Per trovare lavoro in un mercato in continuo divenire bisogna essere pronti ad uscire dalla propria zona di comfort, guardare i vari settori e aprirsi alla possibilità di cercare lavoro anche in un’altra città. Ma tutto questo sempre avendo chiaro un obiettivo: non dobbiamo necessariamente uscire da questa zona, basta semplicemente espanderla!

In articoli precedenti abbiamo parlato dell’importanza di alcune soft skills, la flessibilità mentale e la proattività sono sicuramente tra le più importanti. Questo perché le aziende sono sempre più alla ricerca di persone che siano in grado di adattarsi a nuovi contesti e far fronte alle problematiche quotidiane, mettendosi in gioco e andando spesso oltre la propria area di certezza e sicurezza.

Se abbiamo in mente di cambiare lavoro, ricordiamoci che è importante mantenere qualche elemento che aiuti a trovare una zona di certezza. Ad esempio si può cercare lo stesso lavoro in un settore diverso, ma nella stessa città, oppure considerare la possibilità di ricoprire un nuovo ruolo, ma sempre nello stesso settore.

Affrontare nuove sfide non solo ci consente di allargare la nostra zona ma anche di capire quali sono i nostri punti di forza, con la consapevolezza che di fronte al nuovo e sconosciuto possiamo anche sbagliare o commettere qualche errore… anche quello fa parte del processo di crescita!

Se invece stiamo cercando lavoro interroghiamoci se le modalità che abbiamo utilizzato finora sono sufficienti e soprattutto sono in linea con le tendenze e le richieste del mercato. A volte cercare un modo diverso di svolgere le azioni abituali oppure cambiare l’approccio con cui si fanno ci può aiutare nel creare nuove possibilità e sviluppare nuovi schemi di pensiero.

Le ferie estive si avvicinano e settembre da sempre è considerato il mese dei buoni propositi, della ripartenza. Approfittate della pausa estiva per riflettere su come migliorare la vostra condizione attuale, sia nel caso in cui stiate cercando lavoro sia nel caso in cui abbiate intenzione di cambiarlo.

Vi consigliamo alcune letture:

  • “Esci dalla tua zona di comfort. Espandi i tuoi confini per una vita oltre i limiti”
  • “Niente scuse. La vita inizia dove finisce la zona di comfort”
  • “Esci dalla zona comfort: i pilastri per iniziare”
  • “L'anno della lepre” - Arto Paasilinna – ED. Iperborea