LA DOMICILIARITA' HA VINTO!

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Giugno

In questo periodo di emergenza sanitaria ci preme dare risalto ad un servizio che coinvolge le agenzie per il lavoro ed in particolare Synergie Italia, che finora non ha trovato il giusto posizionamento nel mondo socioassistenziale e sanitario: l’assistenza domiciliare integrata tra pubblico, terzo settore e agenzie.


Synergie Italia a Torino (come a Milano e Genova) dal 2011 da lavoro in modo continuativo a oltre 500 badanti formate a ruolo di Assistenti Famigliari che operano presso 650 tra anziani, minori e disabili attraverso una essenziale collaborazione le cooperative sociali, le A.S.L. e l’Assessorato al Welfare del Comune. Le 4 agenzie solo a Torino contano complessivamente 1500 Assistenti Familiari mentre 170 OSS delle Cooperative che assistono oltre 2.800 famiglie.

In questo periodo è stato uno dei servizi ai cittadini che ha continuato ad operare e che ha registrato risultati di eccellenza: i primi dati “empirici” hanno sorpreso anche la Città di Torino che sta effettuando un’analisi più approfondita.

Ad oggi abbiamo registrato una sola assistente familiare positiva al Covid, curabile a casa, tra le 538 lavoratrici assunte dall’inizio di gennaio, mentre tra le OSS delle Cooperative accreditate ci sono stati cinque ricoveri, tutti con buon esito e guarigione.

Cosa ha funzionato?

· una formazione costante e puntuale agli operatori sulla propria tutela e quella degli assistiti.

· grandi sforzi per dotare dei presidi di protezione gli operatori attivi, anche nelle prime fasi in cui i protocolli non erano chiari e i materiali di difficile reperibilità.

· la prevenzione per gli operatori di Synergie, che pur non avendo mai chiuso le filiali della divisione assistenziale ha operato in piena sicurezza, garantendo supporto, motivazione e lavoro regolare nel settore domestico (guerra al nero!).

· l’abbinamento degli operatori con gli assistiti progettato con cura, limitando al massimo l’utilizzo dei mezzi pubblici, selezionando assistenti che risiedessero vicino alle case degli utenti.

· la gestione a domicilio degli anziani era perfettamente in linea con le direttive #iorestoacasa, limitando i contagi.

· tenuta dell’occupazione per i lavoratori domestici, che sarebbero stati altrimenti privi di ammortizzatori e tutele, specialmente nella prima fase dell’emergenza.

· una buona governance e contenimento della spesa pubblica: siamo rimasti nel budget previsto, garantendo efficienza, assistenza, cura e allungamento delle prospettive di vita.

È ora che ogni grande città adotti e preveda un sistema di domiciliarità integrato tra pubblico, cooperazione e agenzie per il lavoro, e chi lo ha già adottato stanzi ulteriori fondi, perché l’efficienza e i vantaggi sono stati dimostrati anche in una situazione di crisi come questa.

Chiudiamo osservando che il riscontro sulle assistenze domiciliari completamente private hanno visto una situazione analoga: le famiglie, con il supporto delle nostre lavoratrici hanno accudito con cura e attenzione i loro cari.