Pubblicato: 04 Giugno 2025

PERSONE

Oggi, trattenere i talenti della Generazione Z rappresenta una delle principali sfide HR. Per rispondere efficacemente è necessario superare modelli organizzativi tradizionali e adottare approcci più flessibili, inclusivi e centrati sul benessere della persona.

Ma partiamo dal chiederci: chi è la Generazione Z?

La Generazione Z comprende i giovani nati tra il 1997 e il 2012. Si tratta della prima generazione cresciuta completamente immersa in un mondo digitale, abituata a interagire costantemente con tecnologie, piattaforme social e strumenti smart.

Cosa cercano dalla vita lavorativa?

Negli ultimi anni sono state condotte numerose ricerche, dalle quali sono emersi risultati che mettono in evidenza caratteristiche e aspettative molto specifiche:

  • Flessibilità: il 76% degli HR intervistati afferma che i candidati Gen Z preferiscono un’organizzazione del lavoro per obiettivi, piuttosto che modelli con orari rigidi.

  • Benefit personalizzati: il 68% dei giovani valuta positivamente aziende che offrono bonus, percorsi formativi su misura e dotazioni tecnologiche individuali.

  • Allineamento valoriale: i giovani professionisti sono molto attenti ai temi dell’inclusione, della diversità e dell’impatto ambientale dell’azienda.

  • Autonomia e crescita: desiderano maggiore indipendenza operativa e possibilità concrete di sviluppo professionale.

Quali strategie adottare per trattenere e fidelizzare questi giovani talenti?

Per trattenere i talenti Gen Z, le funzioni HR dovrebbero mettere in atto azioni mirate:

  1. On-boarding strutturato e digitale
    È fondamentale offrire un’esperienza di inserimento personalizzata, digitale e coerente con i valori aziendali fin dal primo giorno.

  2. Sviluppo e formazione continua
    I giovani cercano aziende che investano in crescita. Piani di upskilling, mentoring e percorsi chiari di carriera favoriscono l’engagement a lungo termine.

  3. Flessibilità organizzativa e benessere
    L’adozione di modelli di lavoro ibrido, orari flessibili e politiche a supporto del benessere psicologico è ormai imprescindibile.

  4. Coerenza tra purpose e azione
    L’allineamento tra ciò che l’azienda comunica e ciò che realmente fa in termini di responsabilità sociale è un criterio decisivo per la permanenza.

  5. Ascolto e coinvolgimento attivo
    Utilizzare strumenti di feedback regolari e coinvolgere i giovani in progetti trasversali contribuisce a rafforzare il senso di appartenenza.

Non esiste una formula magica, ma sicuramente per trattenere i talenti della Generazione Z, le imprese devono permettersi una trasformazione: la funzione HR deve diventare un motore strategico di cultura, innovazione e ascolto. Solo chi saprà costruire un ambiente coerente, umano e stimolante potrà contare sul contributo attivo e motivato di questa generazione nel medio-lungo termine.

a cura di Elena Guantario, HRed Consultant